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Audirevi TALKS (About Economy) 2.0 – Bonus fiscali e cessione dei crediti: i rischi ai fini dell’antiriciclaggio

Ancora al centro del dibattito politico in questi giorni: il Superbonus 110%, le agevolazioni fiscali, la cessione del credito in edilizia. Il restyling dovrebbe arrivare in queste ore e concentrarsi su alcune misure con l’ennesimo ritocco alla disciplina sulla cessione dei crediti d’imposta.

Fin dall’autunno scorso la cessione dei crediti è stata considerata dal Governo Draghi il mezzo con cui, secondo le parole del ministro dell’Economia Daniele Franco, si è organizzata «una tra le più grandi truffe che la Repubblica abbia mai visto (che l’Agenzia delle Entrate ha quantificato nella cifra di 4,4 miliardi di euro)».

Dalle analisi effettuate dall’Agenzia delle Entrate, sono state intercettate numerose cessioni di crediti inesistenti, riferiti a interventi edilizi non realizzati o fittiziamente realizzati, addirittura in favore di persone inconsapevoli, che si sono ritrovate nel cassetto fiscale fatture relative a opere mai eseguite. Questi crediti fittizi possono poi essere oggetto di successive “movimentazioni” e alla fine ceduti a intermediari e quindi monetizzati.

Sono state riscontrate “gravi irregolarità connesse alla creazione, anche da parte di organizzazioni criminali ramificate su tutto il territorio nazionale, di crediti d’imposta inesistenti per importi di vari miliardi di euro che, dopo articolate concatenazioni di cessioni a società e persone fisiche interposte, sono stati in parte monetizzati presso istituti di credito o altri intermediari finanziari. In alcuni casi, i proventi delle frodi sono stati veicolati all’estero”. Il Superbonus 110%, al pari di altri bonus edilizi che prevedono la cessione dei crediti fiscali, può rappresentare un’occasione ghiotta per fenomeni di riciclaggio.

A mostrare elevato interesse è anche l’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) di Banca d’Italia, che lo scorso 11 aprile 2022, con la Comunicazione che integrava le precedenti del 16 aprile 2020 e dell’11 febbraio 2021, ha aggiornato le indicazioni per gli intermediari finanziari e i professionisti sugli schemi di comportamento anomalo nell’ambito della cessione del credito in edilizia e ha fornito istruzioni specifiche ai fini della prevenzione di fenomeni di criminalità connessi all’emergenza Covid e al PNRR.

La UIF, raffinando via via la classificazione delle segnalazioni legate all’emergenza e alle misure straordinarie rispetto alle altre segnalazioni, anche al fine di avere la portata delle dimensioni del fenomeno, continua a chiedere supporto ai soggetti obbligati al fine di sollecitare la collaborazione attiva degli operatori tenuti alle segnalazioni delle operazioni sospette di riciclaggio.

Gli aspetti su cui l’UIF chiede di prestare attenzione:

  • l’incoerenza tra il profilo del titolare dei crediti d’imposta (in particolare se si tratta di impresa incaricata delle forniture o dei lavori connessi al beneficio fiscale) e l’entità e la tipologia dei crediti stessi;
  • gli elementi conoscitivi acquisiti sul cliente, specie se nuovo;
  • la presenza di soggetti privi di strutture organizzative funzionali allo svolgimento di un’attività economica effettiva (es. attività economiche con caratteristiche non adeguate, soggetti neocostituiti o da poco attivi nei settori che prevedono l’attribuzione di benefici fiscali);
  • presenza di esponenti di imprese con un dubbio profilo reputazionale o professionale (ad es. precedenti penali connessi perlopiù a reati fiscali o di criminalità organizzata, gravati da eventi pregiudizievoli quali protesti o fallimenti, nonché soggetti che in sede di adeguata verifica sembrano essere meri prestanome).

Dal punto di vista oggettivo rilevano:

  • l’assenza o l’incoerenza del corredo informativo che legittimerebbe l’ammissione al beneficio fiscale (es. fatture o altra documentazione giustificativa non riconciliabile con i relativi pagamenti);
  • l’assenza di movimentazione finanziaria correlabile all’esecuzione di lavori o forniture;
  • l’impiego del corrispettivo ricevuto per la cessione dei crediti fiscali, ad esempio in prelievi in contante di importo complessivo rilevante o comunque ingiustificato.

Gli elementi informativi riportati nella comunicazione hanno natura esemplificativa. Tutti i destinatari degli obblighi di comunicazione o segnalazione alla UIF devono pertanto valutare con la massima attenzione anche ulteriori comportamenti a rischio connessi con le conseguenze economiche della pandemia o con la gestione del PNRR.

Eventuali operazioni sospette devono essere portate all’attenzione dell’UIF con la massima tempestività, al fine di consentire l’attivazione della collaborazione interna e internazionale e anche l’eventuale esercizio del potere di sospensione.

Per approfondimenti:

https://uif.bancaditalia.it/normativa/norm-indicatori-anomalia/Comunicazione-UIF-Covid-19-e-PNRR-11.04.2022.pdf;

https://uif.bancaditalia.it/normativa/norm-indicatori-anomalia/schemi-rappresentativi/Schemi-fiscali-10.11.2020.pdf;

 

 

A cura di Alessandra Rocca – Associate Nexia Audirevi