Si può conciliare il profitto con l’etica? Le imprese hanno un cuore? Il fenomeno B-Corp sta aprendo nuove prospettive nel modo di fare impresa rispettando al contempo i diritti degli azionisti e quelli di tutti gli altri portatori di interessi. La mia estrazione professionale è quella del revisore contabile: misuro, controllo, verifico, attesto. Tutte le opinioni che sono chiamato ad esprimere sono basate su fatti concreti, verificabili e misurabili.
Perciò faccio fatica a misurare concetti come, etica, giustizia, felicità. Sono consapevole che siano verificabili; tutti siamo in grado di riconoscere un comportamento eticamente corretto, secondo i valori della civiltà che ci ha formato, come siamo in grado di riconoscere la felicità negli occhi di un uomo o di una donna, ma il problema è misurare e confrontare quello che vediamo: sei più felice di prima, sei più felice di un altro, sei più buono di prima o di un’altro?
Professionalmente la nostra vita è scandita da parole come Audit, Assurance, Compliance, in futuro dovremo cambiare, introducendo nel nostro lessico parole come etica, trasparenza e responsabilità.
Le B-Corp ci offrono questa possibilità anche sgombrando il campo da una idea sbagliata: le B-Corp non sono enti no profit.
Con la parola B Corp (Certified B Corporation) s’intendono quelle aziende che si impegnano a rispettare determinati standard (performance, trasparenza e responsabilità) e che si impegnano altresì ad operare in modo tale da ottimizzare il loro impatto positivo verso i dipendenti, le comunità nelle quali operano e l’ambiente. In sostanza l’obiettivo del profitto sarà accompagnato dall’impegno rivolto ad un impatto positivo sulla società e quindi, in generale, sul nostro pianeta, misurando oltre ai classici indicatori di redditività e di profitto, altri parametri capaci di individuare il “ritorno etico” della società.
La rivoluzione delle B-Corp è stata la creazione di uno standard oggettivo, capace di misurare la performance sociale ed ambientale di una azienda, permettendo a noi professionisti di conciliare la nostra professione con il loro sviluppo. L’Italia in questo settore è all’avanguardia e prima in Europa, dopo il loro sviluppo negli USA, le ha introdotte nell’ordinamento.
Nel futuro, il successo per le B-Corp sarà legato allo sviluppo di fondi specializzati a finanziarle, capaci di creare un vantaggio competitivo importante per le aziende che vi avranno accesso e rendere migliore il futuro delle nostre comunità. I primi sono già all’opera.
Alfonso Laratta